Un/a giovane atleta si appresta a vivere la sua competizione. E' la sua prima volta. La squadra, l'avversario la/o turba moltissimo. Sogna da tempo quel momento ma immagina l'avversario più esperto e più bravo. E' giunto quel momento, ma l'atleta non ha nessuna fiducia. Quindi da cosa potrà trarre fiducia? Prima di tutto dall'azione. Dalla corsa, dal movimento delle braccia, dal contatto con la palla con ciò che è reale. Il reale è sotto le sue mani, solo entrando nel gioco, iniziando il gioco, l'atleta acquisirà fiducia in se stesso, non prima.
La fiducia gli deriva dal suo rapporto con l’avversario e l’attività sportiva. Se recita la parte del campione di chi è superiore, rischia di vedersi incastrato dalla sua stessa immagine. Rischia di non trovare un punto di riferimento nel rapporto tra se e l’avversario e di sprecare in maniera non proficua le sue capacità. Se invece prende consapevolezza e confessa a se stesso che per lui/lei è la prima volta, potrà farsi “guidare” dall’attività sportiva e dal confronto con l’avversario e la fiducia gli deriverà direttamente da questo scambio.
Maturare la fiducia in se stessi è una lenta e progressiva appropriazione e conoscenza di sé resa possibile dall’attività stessa.
Quanti giovani alla prima esperienza in una competizione falliscono perché ossessionati dal risultato, prigionieri di un dialogo interiore inefficace, convinti che per riuscire devono contare solo su loro stessi. Solo interagendo con il mondo reale l’atleta non si sentirà solo. L’azione libera l’atleta e sviluppa la fiducia in sé. Una fiducia che nasce dall’incontro dell’atleta con il mondo sportivo, campo, attrezzatura, movimento, avversario, allenatori. Un incontro che regalerà sempre nuovi insegnamenti, che necessita di adattarsi creativamente e che l’atleta non potrà controllare perché non tutto dipende da lui/lei.
Avere fiducia significa avere fiducia nei propri mezzi e in ciò che non dipende da sé, consapevoli del fatto che attraverso l’azione si mette in movimento un processo virtuoso composto di errori da cui imparare.
CoachLoner