Ho 21 anni, studio ingegneria. Se mi chiedi chi sono, non ti so rispondere. Se domandi a riguardo di programmi futuri, ti posso esporre delle idee, ma di piani veri e propri… Boh. Mi rendo conto di come cambi la vita da scuole superiori a università. Tutte le tue certezze crollano non appena metti il piede per la prima volta in un aula da 100/200 posti. Automaticamente diventi una sequenza di cifre… “Matricola, prego!”
Sei libero, puoi fare quello che vuoi, non ti obbliga più nessuno a studiare, ciò che fai è una tua scelta. All’inizio sembra una favola, ma con il passare del tempo ti rendi conto quanto difficile sia non perdersi. Perché ingegneria? Non mi ci vedo in altra facoltà. Sei felice della tua scelta? Lo definirei un “odi et amo”, mi fa diventare matta, a volte, ma in fondo mi piace così, adrenalina in circolo 365 giorni l’anno.
Poi cosa farai? Sinceramente, non lo so. So solo che ho alle mie spalle un bagaglio di esperienze e di ore di appresso tale che da qualche parte mi dovrà pur portare. So solo che farò lavorare la testa, non sono capace di spegnerla. Ho studiato in un liceo scientifico, ho avuto dei professori che mi hanno segnato per sempre. Mi hanno trasmesso, si l’amore per la loro materia, ma soprattutto la curiosità. Viviamo in un mondo in continua evoluzione, non possiamo conoscere tutto, ma il fatto di poter imparare qualcosa di nuovo tutti i giorni è ciò che ci fa capire chi siamo veramente.
Solo con l’apprendimento si capisce cosa ci piace o non ci piace, si costruisce la propria identità. L’esperienza ci forma, l’apprendimento del passato ci fornisce dei modelli da seguire, degli ideali in cui credere; il presente è il risultato di ciò che è stato, il futuro… chi lo sa. “L’unico modo per predire il futuro è inventarlo” qualcuno disse, ma se non si ha una base su cui costruire, crolla tutto, anzi non si comincia nemmeno! Si rischia la stasi, la passività, ma l’uomo non è l’ameba. L’intelletto è ciò che ci distingue dagli altri esseri viventi presenti sulla terra, dunque questo va coltivato, allenato, cresciuto come un piccolo fiore attraverso la conoscenza. A volte questa può far male, si tratta di un’arma a doppio taglio, ma non viviamo in un mondo perfetto, e dalle imperfezioni a volte si può creare qualcosa di grande. Amore per l’apprendimento, timore di non essere abbastanza , ricerca della propria identità, chiamiamola come vogliamo, ma è ciò che ci rende unici. Siamo otto miliardi di persone sulla terra e ciò che ci distingue veramente l’uno dall’altro è il pensiero, e in questo momento penso che sia una delle mie poche certezze.
Camilla Previde Massara