"Sport4lifecoach", "Tutti Fuoriclasse", "Associazione culturale La testa ben fatta" sono atti di coraggio di chi ha scelto di vivere questo momento storico, consapevole di essere in una fase di passaggio e di grande transizione tecnologica, relazionale, organizzativa e culturale. La sfida che ogni impresa si trova oggi da affrontare è: come costruire organizzazioni adattabili, agili, creative, innovative, resilienti ed efficienti? Come fondare organizzazioni in grado di far interagire e di condividere leadership individuali che spaziano da laureati iscritti agli albo a diplomati che l'albo non lo hanno mai visto?
Queste nuove organizzazioni potranno essere imprese forti socialmente, fondate su forti sinergie, costruite su comunità in continua evoluzione e fondate su una cultura che genera un circolo virtuoso tra condivisione, comprensione, orientamento, innovazione e felicità. Per Edgar Morin (Insegnare a vivere) questo circolo virtuoso è il "Saper vivere pensare agire nel ventunesimo secolo". La competenza di base perchè queste organizzazioni funzionino sono la condivisione della leadership individuale, la condivisione di valori, di visione e la conoscenza dei propri e altrui bisogni. Nicola Palmarini (Lavorare o collaborare) definisce questo insieme di competenza, collavorare. "Collavorare significa diluire volontariamente il proprio senso di sé nell'organizzazione e condividerlo costruttivamente in una miscela fatta di noi in quanto professionisti e noi in quanto noi stessi esaltando il ruolo del "sé" all'interno del concetto di massa." Queste nuove organizzazioni sono un fenomeno di portata enorme perché scardinano vecchi paradigmi. A partire dalla persona che si trova in un contesto favorevole ad un processo di autorealizzazione, rivoluziona l’idea di lavoro che oggi si combina con le proprie passioni, ridefinisce il concetto di spazio trasformando la propria casa in ufficio, obbliga a ripensare al fattore tempo dimostrando che per vivere al vita che si vuole vivere e produrre ciò che si vuole produrre servono molto meno ore di lavoro di quello che ci fanno ancora oggi credere, il resto è tempo per alimentare le proprie passioni. Apre inoltre ad una nuova vita di relazioni professionali diventando esempio e modello ispiratore ed infine scardina fortemente il vecchio concetto di potere di un’unica persona a capo di un’organizzazione su cui si sono fondate vecchie classi dirigenti e organizzazioni. Life Sport Coach Paolo Loner