L’abitudine è un’azione svolta in modo ripetitivo e costante. Alcuni esempi di abitudine possono essere quello di controllare il gas prima di uscire di casa, fumare una sigaretta dopo pranzo, scrivere tutti i giorni, leggere il giornale ogni mattina, visualizzare quello che vogliamo per noi, ecc. La maggior parte delle persone pensa che un’abitudine sia qualche cosa di negativo. In realtà il segreto per un buon futuro sta anche nelle nostre abitudini quotidiane, i nostri paradigmi, il modo in cui noi ci poniamo verso la vita.
Come nascono le abitudini
La mente agisce come un registratore, quando un’abitudine entra nel registratore comincia automaticamente a ripetersi nel comportamento, nelle sensazioni, nelle emozioni e nei pensieri. Giorno dopo giorno l’abitudine prende forma nella mente di ognuno di noi. La scelta di come vivere le abitudini sta alla persona: decidere di vivere nell’eccellenza e nella consapevolezza oppure vivere sottomessi agli schemi o ai paradigmi delle abitudini.
Le abitudini usate con consapevolezza sono importanti perché ci permettono di agire rapidamente e rendono automatiche quelle azioni che richiedono piccoli cambiamenti.
Se invece le abitudini vengono usate senza consapevolezza (relazione tra il se e la mente) derubano le persone della spontaneità e dell’unicità. Sono le abitudini di oggi che ci aiuteranno a raggiungere i sogni domani ed è sempre attraverso le abitudini che si potrà avere una vita potenziata. Le abitudini combinate con le nostre maggiori potenzialità e motivazioni potranno avere un effetto positivo nel nostro quotidiano. Le abitudini sono il frutto di un allenamento mentale e l’allenamento mentale che facciamo è sempre perfetto, è il risultato che ne scaturisce che potrà essere buono o cattivo, positivo o negativo, vincitore o perdente e questo dipende da quali potenzialità noi agiamo all’interno delle nostre abitudini.
La mente
La mente, da cui nascono le abitudini, può essere il migliore alleato o il peggiore nemico che abbiamo. La mente è l’artefice dei successi o dei fallimenti e in tutti e due i casi ne esce vincitrice, dipende solo da noi come la usiamo. La mente è più veloce del tempo e dello spazio: per rendere l’idea della velocità basta immaginare a quando si hanno delle intuizioni. La mente è così generosa che potrà far compiere potenziali miracoli oppure pericolosa da portare a fare cose illusorie, immaginarie e non intenzionali. Ma è solo quando la mente entra in relazione con il se (consapevolezza) che diventa una guida consolidata.
Come affrontare la mente
Ci sono solo due modi con cui ognuno di noi può affrontare la mente:
- 1. la mente è ai nostri ordini (io posso, io sono, io decido, io voglio)
- 2. noi siamo agli ordini della mente (non ci posso credere, non capisco, non posso resistere, gli altri mi hanno detto).
La consapevolezza e l’eccellenza nell’affrontare la mente arriveranno solo quando si costringerà la stessa a giocare al gioco che si vuole e cioè stare ai nostri ordini.
Come avere una relazione stabile con la mente
Avere una relazione stabile con la propria mente significa essere costantemente consapevoli della parte della mente che è attiva. In una situazione di lavoro, familiare o sportiva ad un certo punto la mente incomincia a mandare un certo flusso di pensieri tipo devi giocare meglio di così, il tuo capo ha ragione, ho un figlio che è un incapace, quella persona non ha voglia di fare nulla, ecc. Quanto sono consapevoli questi pensieri? Ma a chi tocca giudicare, a noi o alla nostra mente? La mente è costituita da un flusso di pensieri, di emozioni e di reazioni.
Ma noi non siamo la mente! Quel flusso di pensieri non è noi. La mente non è in grado di giudicare e valutare ciò che è buono o cattivo. Siamo noi con la nostra capacità di giudizio, la nostra identità, il nostro sé, le nostre parole e la nostra incisività che ci permettono di affrontare la mente. Se la tua mente e le abitudini ti controllano nella vita, rischi di essere un disastro programmato. Diventerai il risultato di una serie di comportamenti, di un paradigma culturale che si replica ad oltranza e che ti porta agli stessi risultati di sempre.
Il coaching umanistico e la meditazione
Il coaching umanistico, combinato con la potenzialità di base della cura di sé, ha un ruolo importante nell’avere una relazione stabile con la mente. La cura di sé è meditazione. La meditazione non orientale ma quella che più ci appartiene come storia e cultura come quella greco-romana, è un esercizio del pensiero, dell’immaginazione, dell’intuizione che ha un oggetto verso cui trascende e che è finalizzata all’azione. Le forme di meditazione possono essere lo studio, la memorizzazione, la riflessione, il pensiero intorno ai nostri valori personali, ai nostri principi guida e a come concretizzarli. La meditazione è esaminare al mattino ciò che si deve fare nel corso della giornata. La meditazione è anche la ricerca incessante delle proprie potenzialità personali. La meditazione applicata con costanza e ripetizione può diventare una buona abitudine combinata con le potenzialità che possono appartenere alle virtù della saggezza e della trascendenza.
Come allenare la mente
Allenare una mente forte significa arrivare ad essere in grado di fidarsi di se stessi, affrontare le cose in modo semplice, avere una esistenza positiva (non il pensiero positivo), capace di apprezzare e comprendere l’alto livello di progettualità del proprio corpo e della propria mente. Allenarsi ad avere una mente forte significa relazionarsi con la propria mente prima di ogni evento importante (partita, riunione con i colleghi, confronto con gli insegnanti, con i figli, ecc.). Significa relazionarsi con la propria mente tutti i giorni: sedersi, creare un momento di raccoglimento tra se stessi e la propria mente, passarla “in rassegna”, affinala, darle una direzione. Questo allenamento e questi esercizi porteranno ad essere focalizzati, lucidi e la mente proietterà solo ciò a cui si sta pensando. Le parole da utilizzarsi in questo allenamento dovranno essere chiare, lineari, positive; questa è una importantissima combinazione tra dialogo interno (self talk), visualizzazione e attivazione dell’attenzione.
La mente è in continuo movimento come l’acqua nel letto di un fiume: siamo noi che dobbiamo darle un orientamento, una direzione di portata illimitata perché la mente non sia soffocata nel tempo e nello spazio. Molti campioni sportivi, grandi imprenditori, inventori, padri e madri di famiglia, insegnanti, innovatori culturali ecc. erano certi di ciò che sarebbero diventati e la loro forza è stata proprio nel come hanno proiettato e nel come hanno comunicato con se stessi e verso agli altri il loro pensiero.
Gli ispiratori (vedi articolo “Organizzazione Leaderless, l’ispiratore”). sono coloro i quali sanno perché fanno quello che fanno ed hanno una mente ben allenata in un esercizio che li ha portati a:
- 1. relazionarsi con la propria mente tutti i giorni (abitudine e potenzialità della lungimiranza);
- 2. utilizzare con se stessi parole chiare lineari e positive (abitudine e potenzialità dell’amore e della gentilezza);
Il seguente testo è estratto da un testo dal coach John Di Lemme ed è una buona spiegazione di cosa sia un’abitudine. Potrà aiutare a prendere consapevolezza di questa forza da cui non possiamo scappare, possiamo solo conoscerla, allearci con lei e allenarci a domarla a nostro favore, attraverso la mente guidata e governata da noi.
- Io sono la tua compagna costante.
- Io sono la tua più grande aiutante o il tuo fardello più pesante.
- Io ti spingono in avanti o ti trascino giù fino al fallimento.
- Io sono completamente al tuo comando.
- La metà delle cose che fai, le potresti girare a me e sarò in grado di farlo in modo rapido e corretto.
- Sono facilmente domabile, ma è necessario essere fermi con me.
- Mostrami esattamente come desideri fare qualcosa e dopo poche lezioni lo farò io in modo automatico.
- Io sono la serva di tutti i grandi uomini.
E anche la causa di tutti gli errori.- Coloro che sono grandi, li ho resi grandi io.
- Coloro che sono falliti, li ho fatti fallire io.
- Io non sono una macchina, anche se io lavoro con la precisione di una macchina.
- Inoltre ho l’intelligenza dell’essere umano.
- È possibile mettermi al tuo servizio a scopo di lucro, oppure per rovinarti, per me non fa alcuna differenza.
- Prendimi, allenami, sii fermo con me e io metterò il mondo ai tuoi piedi.
- Se sarai debole con me, io ti distruggerò.
- Chi sono?
Io sono l’abitudine!