Nel corso del processo di cambiamento per un atleta l'ostacolo più difficile da combattere è costituito dal P.A.Ne. Pensieri Automatici Negativi di cui si "nutre" la mente. Nel processo di cambiamento la prima cosa da riconoscere sono proprio loro, così da privare questi pensieri del loro potere sull'atleta. Abbiamo chiesto un contributo al collega e amico Cristiano Pravadelli, Psicologo e Preparatore Mentale F.I.T rispetto a questo ostacolo e lui, da “veneto creativo” ci ha risposto così:
“Per un atleta è interessante che capisca con cosa imbottisce il P.A.Ne, ad esempio se ci mette la Coppa (la voglia di vincere ad ogni costo) i pensieri automatici negativi, che sono motivo di sofferenza, diventano anche perdenti e quindi generatori di maggiore sofferenza. Meno P.A.Ne e più P.O.Mi - mele nel mio dialetto veneto J- Pensieri Orientati al Miglioramento. Buon allenamento mentale!”
Con Cristiano, abbiamo così voluto giocare tra “P.A.Ne, Coppa e P.O.Mi” condividendo quelli che a nostro avviso sono i maggiori pensieri negativi in cui cadono gli atleti, inserendo alcuni esercizi che allenano al superamento di questi ostacoli.
1. Pensieri Automatici Negativi: "sempre, mai, nessuno, tutti". Questi sorgono quando credi che qualche cosa che ti è già capitato, si ripeterà e che non otterrai mai ciò che desideri. Bloccali! Pensa ad esempi che possano smentirti. Allenati a cercare l'unicità delle cose e delle persone, eviti di cadere nel tranello della mente pigra che porta alla generalizzazione.
2. Pensieri Automatici Negativi: "concentrarsi solo su aspetti negativi". Accade quando la tua attenzione è rivolta solo agli aspetti negativi delle situazioni, ignorando quelli positivi. Allenati ad osservare ciò che è positivo nei fatti e nelle persone anche quando tutto attorno a te fa emergere solo aspetti negativi.
3. Pensieri Automatici Negativi "Prevedere il futuro" ed in particolare il tuo peggior risultato possibile. Si chiama anche "profezia che si auto avvera". Questo pensiero ti allena a vedere solo il risultato che ti sei prefissato, facendoti perdere i dettagli positivi. Allenati ad analizzare una performance non solo dal risultato finale ma rispetto ai passaggi e alle sequenze che compongono la performance.
4. Pensieri Automatici Negativi: "Leggere nella mente". Sei convinto di sapere cosa pensano gli altri di te senza che te lo dicano. Questo tipo di pensiero genera conflitti dentro di te, tra te e gli altri e non fa che proiettare ciò in cui tu credi negli altri. Allenati ad ascoltare, a chiedere, fai domande per esplorare, utilizza la tua esperienza per approfondire ulteriormente ciò che è il pensiero e le parole utilizzate dalle persone con cui ti relazioni. Dai restituzioni su ciò che hai capito e ascolta la loro risposta.
5. Pensieri Automatici Negativi: "dipingi i pensieri". Il colore che utilizzi per tingere le tue sensazioni è il nero e varie sfumature di grigio. Queste tonalità confondono le emozioni con cui vivi il ricordo di una performance. "Sento di essere un fallito, sento che nessun allenatore avrà più fiducia in me...." Analizza le ragioni di questo sentimento e verifica se esistono ragioni reali per cui ti senti così. Confrontati con il tuo allenatore o il tuo Mental Coach per farti aiutare a capire queste ragioni.
6. Pensieri Automatici Negativi "sentirsi in colpa". Le parole "devi, è necessario" oppure "obbligatorio" nascondono dei dogmi a cui siamo condizionati. Il senso di colpa, frutto di un dogma, non aiuta al cambiamento anzi lo blocca. L'indicatore di questo stato è quando fai cose che nella realtà non vorresti fare. Allenati ad osservare il dogma che genera i sensi di colpa e mettilo in discussione. Trasforma i sensi di colpa in frasi in cui sostituisci il "devi" con "tra i miei obiettivi c'è ...", oppure "è positivo per me stesso che...".
7. Pensieri Automatici Negativi "mettere etichette a te stesso e agli altri". Ogni volta che dici "oggi mi sento scarso", "quell'atleta è arrogante", "mancano pochi minuti e andiamo ai supplementari" poni un'etichetta e interferisci sulla tua capacità di osservare e analizzare con lucidità la situazione e di agire di conseguenza. Catalogare una persona o una situazione con una etichetta che hai già vissuto nella tua esperienza, porta alla difficoltà di trattare la persona o la situazione nella sua unicità e peculiarità. Allenati a trovare le differenze e i dettagli nelle piccole cose di tutti i giorni, dai un nome nuovo ad ogni situazione facendo riferimento ai dettagli che hai colto e non al vissuto del tuo passato.
8. Pensieri Automatici Negativi "prenderla sul personale". "L'allenatore non mi parla da due giorni è arrabbiato con me". Esistono infinite ragioni possibili per spiegare l'atteggiamento e il comportamento altrui, al di fuori di quelle negative che partono in automatico dalla tua mente. Non puoi sapere perché gli altri fanno ciò che fanno! Allenati a fare domande per capire. Allenati a non prendere sul personale il comportamento degli altri. Allenati ad osservare quali competenze sottostanno ai comportamenti e se sono allenabili. Le persone commettono errori per mancanza di competenze non per cattiveria nei tuoi confronti.
9. Pensieri Automatici Negativi "la colpa è tua!" Gravare gli altri delle tue responsabilità o delle tue difficoltà è un pensiero automatico tra i più tossici. "La colpa è tua" genera un meccanismo vizioso che ti trasforma in una vittima passiva e da questo stato è quasi impossibile impegnarsi a cambiare. Ogni volta che dai la colpa a qualche d'un altro, perdi il potere di intervenire sul problema e risolverlo. Allenati a farti carico delle tue responsabilità, allenati ad individuare quali sono le competenze che devi allenare e migliorare per risolvere i problemi e le difficoltà che lo sport e la vita ti pongono per crescere.
CoachLoner