Lunedì 17 ottobre, nella Sala Civica di Merate, i Life Sport Trainer e Mental Coach Paolo Loner e Stefano Massari hanno presentato ai genitori e agli atleti della scuola tennis Stefano Moroni quello che sarà il programma di questa stagione. Durante l’incontro sono emerse diverse novità: innanzitutto il progetto, partito tre anni fa, è ora affiancato da una serie di progetti collaterali di recente ideazione. Paolo ha esordito presentando le persone che stanno lavorando nel progetto Sport4Life. “Non siamo soltanto Stefano
e io, ma è una co-costruzione che stiamo portando avanti da alcuni anni. Abbiamo chiesto il patrocinio al comune di Merate per questo progetto”. La parola è passata al maestro di primo grado Stefano Moroni, che si occupa della parte tennistica e che ha fatto un paragone con i cellulari.
“Per avvicinarci al nostro pensiero, abbiamo pensato di non andare sullo specifico del tennis, ma di andare sullo smartphone, che tutti quanti maneggiamo dalla mattina alla sera in base alle caratteristiche che ognuno ha”. È necessaria una password (come per il WiFi) per entrare nel sistema di lavoro il cui si inseriscono la parte tecnica, tattica, la preparazione atletica e i tornei. “In questo smartphone ci sono le applicazioni che noi abbiamo: voi potete decidere quale tipo di applicazione vi interessa”.
Stefano ha spiegato come i ragazzi abbiano bisogno di avere un contatto con lui, la maestra Claudia Caporusso, e tutti i partecipanti al progetto, perché riescano a comprendere il loro pensiero e la procedura che porta alla comprensione del gioco e della sua parte mentale. Infine,“i ragazzi, da parte loro, devono fare un passo avanti verso questo tipo di approccio per iniziare una comunicazione tra noi e loro che ci porta a sviluppare le idee e i pensieri dei ragazzi. Da parte nostra c’è un’accoglienza del pensiero del ragazzo, ogni ragazzo ha caratteristiche e pensieri diversi, non vogliamo imporre un discorso, una regola che bisogna seguire alla lettera. Le sensazioni ce le devono dare loro, dal loro punto di vista”.
Stefano Massari ha voluto sottolineare gli aspetti sui quali si intende lavorare: le potenzialità (i super poteri che ogni ragazzo possiede) e le competenze. Insistere sui punti di forza può sembrare strano, perché “noi siamo abituati a ragionare sui punti deboli, sui nostri limiti e incapacità. Dobbiamo invece lavorare su ciò in cui riusciamo, e soprattutto ciò che ci rende felici: essere felici allena le potenzialità”. Un altro lato connesso alle potenzialità sono le competenze, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono dieci, ad esempio la capacità di risolvere i problemi in maniera creativa, la capacità di relazionarsi con gli altri, la capacità di gestire lo stress, la capacità di autoregolarsi. Si tratta di competenze utili sia nel campo da tennis sia fuori.
La metodologia utilizzata ha tre passaggi:
- l’affiancamento ai maestri: “da un lato lavoriamo insieme ai maestri per individuare le tipologie di apprendimento dei ragazzi e fare in modo che questi ragazzi possano, conoscendo il proprio modo di apprendere, imparare più facilmente, dall’altro lato alleniamo i maestri a riconoscere le potenzialità dei ragazzi”.
È molto importante riconoscere i super poteri dei ragazzi.
- l’allenamento mentale, attraverso dei giochi, i ragazzi prendono consapevolezza del proprio modo di pensare, imparano a conoscersi divertendosi.
- l’avvicinamento ai tornei (si organizzeranno tornei interni, con persone che già si conoscono, e amichevoli con altri circoli, in modo da abituare gli atleti fin da piccoli a gestire la pressione e lo stress, a capire che comportamenti tenere nei confronti dell’arbitro, del pubblico, dell’avversario).
Paolo Loner ha poi introdotto i protagonisti dei progetti nell’area dell’amore per l’apprendimento:
- Riccardo Spadoni (professore di lettere) e Francesca Greco (atleta della scuola tennis e studentessa al quarto anno di scienze dell’educazione)
- Marta Massironi (atleta della scuola tennis e studentessa al quarto anno di liceo scientifico), che gestirà uno sportello allo studio in cui i ragazzi possono rivolgersi a lei per confrontarsi sui temi relativi alla scuola. “Perchè Marta? Perché dal nostro punto di vista ha un approccio alla scuola che va oltre i voti e rappresenta un vero e proprio amore per l’apprendimento”. L’elemento innovativo è rappresentato dalla possibilità concessa ai ragazzi di relazionarsi con una coetanea, che affronta probabilmente gli stessi dubbi e le stesse problematiche.
- Cristiano Pravadelli, psicologo, che si occuperà di una serie di incontri che hanno come tema le relazioni e la comunicazione.
La collaborazione riguarda anche l’area culturale: con Marta Perego, che organizza eventi e incontri con scrittori, e l’assessore alla cultura del comune di Merate Giuseppina Spezzaferri, entrambe presenti alla serata.
Le premesse per una ricca stagione sono ottime: non ci resta che cominciare!
Emma Colombo